Non ce l’ho fatta.
Sono stato assoldato per un incarico
dal padre delle tre sorelle. Lui le aveva abbandonate anni fa quand’erano
ancora ragazzine. Adesso lui vorrebbe riconciliarsi, almeno con Margaret, la
maggiore, sì, ma anche la più fragile. Mr. Smith mi parlava di un tentativo di
plagio ai suoi danni: andava salvata al più presto, perché se da un lato
cercava di allontanarsi dalle sue sorelle, dall’altro sembrava non poter fare a
meno di quelle dinamiche avvelenate.
Dovevo intervenire io, diceva Mr.
Smith, per mettere le sorelle, tutte, di fronte ad un fatto compiuto.
Non è stato difficile spacciarsi per
dottore. Piuttosto non è stato uno scherzo eludere la sorveglianza di Miriam e
Paula, due autentiche iene. E poi procurarsi dei placebo e somministrarli a
Margaret è stato sicuramente un rischio. Così come far credere di avere una
posizione di tutto rispetto, uno studio avviato e particolari relazioni
lavorative.
Potevo essere scoperto in qualsiasi
momento.
Poi, ieri, sfruttando la coincidenza
per la quale Miriam e Paula erano fuori casa nello stesso momento, ho agito. Ma
ho tralasciato apposta di dire a Margaret le mie reali intenzioni. Gliel’avrei
detto in macchina: il viaggio sarebbe stato lungo, ci sarebbe stato il tempo.
Ma dopo essere saliti in auto,
appena si iniziava a percepire un minimo di catarsi, mi sono sentito un totale
estraneo in tutta questa circostanza.
Cosa c’entravo IO?!
Riportarla dal padre anche
forzatamente poteva essere anche più traumatizzante del lavaggio del cervello a
cui veniva sottoposta quotidianamente in casa. Per quanto torbido ed
avvelenato, il legame che Margaret aveva con le sue sorelle era pur sempre un
legame. Chi sono io per sradicarla dal suo ambiente?
Se suo padre vuole rivederla, perché
aggredito dai sensi di colpa, ci pensi lui!!
-Mr. Smith, rieccole indietro i
soldi. Non ce l’ho fatta a riportarle indietro sua figlia. Non spetta a me
entrare in questa storia...Non si preoccupi di ricontare il denaro: non ho
speso nemmeno un centesimo... Saluti!
*rielaborazione di un mio monologo improvvisato ieri sera durante la lezione di teatro...