E’
tanto che non ti scrivo, eppure ti ho pensato. E per certi versi ti ho pure
tradito.
Sono
in una fase negativa o, per meglio dire, poco entusiasta. Il lavoro esiste,
anche se stressa un po’, ma per lo meno esiste.
Mi
trovo in una situazione ambivalente con il consiglio direttivo della mia
azienda: da un lato sto cercando di far passare come linea aziendale (ma non
alle mie condizioni) un’iniziativa commerciale che dovrebbe avere un ritorno di
immagine per la fabbrica; dall’altro è lo stesso consiglio direttivo che a
titolo esplorativo mi ha individuato per risolvere una situazione tutt’altro
che facile in un altro reparto. Mi trattano come cittadino di serie B, ma
appena c’è bisogno di tirar via castagne particolarmente roventi dal fuoco,
quelli del consiglio direttivo chiamano me (il lavoro non mi spaventa). Al
momento vedo tutto come iniezione di autostima (alla notizia, andavo in giro
per i corridoi modello snoopy quando fa la danza del primo giorno di
primavera). Non escludo di far presente tutto questo a tempo debito.
Cerco
anche di distrarmi, giostrandomi tra quei pochi (ma BUONI) giri di amici che
bazzico. OGGI MORDO mi riferisco
anche a te.
A
proposito di amici e di pensare positivo, dovrei riflettere su quanto successo
ieri sera. Dovevo andare fuori Milano per assistere alla recita di un amico.
Non posseggo navigatori né tomtom né simili aggeggi: googlemaps è la mia bibbia
e devo dire che arrivo sempre dove voglio. Invece, ieri sera, qualcosa deve
essere andato storto perché sono finito da tutt’altra parte. Mentre stavo
tornando sconsolato a casa inforco una direzione che PER CASO mi porta verso la
mia destinazione. Ho così visto l’amico e una serie di persone che non vedevo
da tempo. Mi accorgo quindi di essere una persona che vive diverse
sfaccettature di fortuna (anche inaspettata). Sono solo inutili e stupidi
fantasmi che mi tengono lontano dal coltivarmi e godermi i frutti di questa
buona sorte.
Mi
distraggo anche con libri di narrativa. Mi sto accorgendo che sto eguagliando
(fonte: ANOBII) il mio record personale di libri letti in un anno (=47).
Mi
distraggo anche andando al cinema molto di più di quanto facessi l’anno scorso.
Tutto questo è legato ad un progetto che sto seguendo con un amico (che sta
diventando amico importante). Ma del progetto, forse, parlerò poi.
A
proposito di film, consiglio VENERE IN PELLICCIA di Roman Polanski: dopo anni
di carriera, il regista non sbaglia nemmeno questo colpo, realizzando una
pellicola di tutto rispetto mescolando il teatro con il cinema.
Concludo
con un OFF TOPIC. Di recente un vicino di casa mi ha passato un quadernetto
moleskine (ma con altro logo) di dimensioni diverse rispetto alla norma. Questo
tipo di regali mi fanno impazzire ma.. non so come riempire questo libretto: mi
sembra banale scriverci sopra la lista della spesa o delle cose che devo fare
nell’arco di 24/36 ore.
Bè,
caro Blog, credo di averti aggiornato a sufficienza sulle cose che mi
riguardano in questo ultimo periodo. Alla prossima.
Tenebrae