signore e signori, ecco a voi il SILENZIO
Solo io...
post pubblicato in diario, il 28 ottobre 2013
Mattinata
tosta.
Devo
andare in tournée lavorativa presso alcune filiali della fabbrica, dislocate in
Lombardia.
Meno
male che le aziende sono vicine tra loro.
Meno
male che si possono utilizzare mezzi alternativi rispetto all’auto.
Peccato
che mi tocchi una levataccia, ma questo è il meno...
Il
più è quando in treno riemergo dalla mia catalessi poco dopo l’inizio del
viaggio. Mi accorgo di un dettaglio inquietante. Ai piedi indosso scarpe
spaiate...
P A N I C O O O
Tornare
indietro? Non se ne parla. Arrivare in ritardo significherebbe un ritorno d’immagine
assai negativo per la mia fabbrichètta.
Sì, ma arrivarci con le scarpe spaiate (NB: stessa marca, stesso modello,
colore diverso, per questo non mi accorgevo della differenza) forse è anche
peggio. Man mano che il treno procede acquisisco una maggiore padronanza di me.
In casi come questo, bisogna distogliere l’attenzione dell’interlocutore e
indirizzarla altrove. Mica facile con un 47 di piede abbondante.
E
qui è venuto fuori il mio background di attore della domenica: se vuoi che gli
altri credano alla tua bugia, il primo a crederrci devi essere TU. E così ho
incontrato funzionari, mega direttori galattici e quant’altro dimenticandomi delle scarpe sbagliate e
puntando l’attenzione sull’importanza degli aspetti lavorativi che dovevamo
discutere.
Forte
di questo gioco, in quella stessa giornata ho voluto approcciare i miei
colleghi per vedere la loro reazione: se ne sono resi conto in pochi, solo
perché li ‘indirizzavo’ io. Invece, i miei cari operai hanno avuto tempi di
reazione da record nel constatare tutto questo.
In
conclusione penserei di avercela fatta: nessuno è venuto a lamentarsi con me
per quest’immagine stravagante sfuggita all’esterno e questo è importantissimo.
OFF
TOPIC - In azienda c’è un nuovo usciere. Mi ha colpito molto vederlo con un
libro di Cortazar in mano. La cosa si è poi ridimensionata quando gli ho
sentito dire che quell’autore non gli piacesse.
CRONACA DI UNA (mezza) GIORNATA DI FERIE
post pubblicato in diario, il 5 ottobre 2013
fonte: Youtube
Per
fatti salienti...
Uscita
di casa: ore 5,30 del mattino. Destinazione: Lombardia, in tournée presso le succursali
della mia azienda. Nessun inghippo: sono un uomo libero alle 14,30.
Una
camminata verso il mio negozio Feltrinelli preferito.
Recuperare
un buono sconto per futuri acquisti librari.
Vagabondaggio
estremo in libreria.
L’ultima
crema caffè della stagione... forse la penultima.
Dirigersi
al teatro dove si terrà una lettura drammatizzata di poesie (sono una delle
voci principali).
La
declamazione, nonostante un po’ di raucedine.
Improvvisare
un ballo a due su “CHE COSS’E’ L’AMOR?”
Un
happy hour offerto alle voci.
Incontrare
Marvin: piadina al lardo di colonnata e Morellino di Scansano.
Incontrare
Marvin: parlare di blog.
Incontrare
Marvin: concludere la serata con il solito
gelato.
Salutare
Marvin: passeggiata digestiva verso casa.
Ora
di rientro: le 23,00 passate da poco.
ALLA RINFUSA
post pubblicato in diario, il 4 settembre 2013
Si avvicina il momento in cui il
rientro sarà progressivamente massacrante. E più questo si avvicina, più
affiorano le cose da fare (= i capricci da togliersi) prima di ricominciare.
Passeggiare per Milano, leggere
(anche camminando), provare un posto nuovo per l’aperitivo, andare in piscina,
scoprire il locale adatto per fare il bohemien, vedere amici (ma giostrarsi
male nelle sovrapposizioni) e
soprattutto...F A R E T A R D I I I I
Beh, quest’estate non mi sono fatto
mancare nulla, in tutti (ma proprio tutti) i sensi.
Mi crogiolo un po’ nel fatto che
certe vicissitudini familiari mi abbiano reso un po’ più saggio. Lo verificherò
soprattutto alla ripresa: il trucco sarà quello, nel mezzo di un vortice
marasmatico, di dedicarsi/concedersi un po’ di tempo (dai 15 ai 30 minuti)
facendo qualcosa per se stessi.
Sarà una soddisfazione il poterci
riuscire. Anche se mi viene in mente una famosa canzone degli U2 il cui titolo
recita nonhoancoratrovatoquellochestocercando.
ULTIM’ORA: è tutto il pomeriggio che mi ha preso un
misterioso senso di scoramento di cui non trovo la causa (so per certo che non
si tratta dell’ufficio).
Ecco il post...
post pubblicato in diario, il 20 agosto 2013
Sono io diverso da loro, o sono
loro diversi da me?
Questa è la domanda che mi pongo
a seguito di vacanze fatte con un gruppo di gente mai visto prima (è un
dettaglio previsto da questo pacchetto vacanza). Non credo di aver mai fatto
parte di un gruppo più eterogeneo di questo. Si dice che l’eterogeneità sia un
elemento che aiuti a stringere rapporti più costruttivi tra le persone. Non mi
sembra proprio sia stato il nostro caso. Con la scusa che si era in vacanza ci si permetteva di non rispettare orari e/o
persone. A me sembra di aver bene o male rispettato tutto e tutti accollandomi anche
qualche responsabilità che non avevo minimamente voglia di prendermi. Ma si sa:
i fessi in qualche modo vengono sempre individuati e “premiati”.
Ci sono stati momenti molto
divertenti (ballare in spiaggia all’ora dell’aperitivo), ma anche momenti di
disagio e di scazzo. Uno del gruppo, dopo aver pesantemente litigato con me,
per un giorno non mi ha più rivolto la parola. Dopo questo intervallo, è venuto
a cercarmi lui e tutto è proseguito come se il litigio non fosse mai avvenuto.
Senza togliere il fatto che il soggetto in questione presentasse sintomi da
alzheimer: alla lunga finiva, nella stessa giornata, per ripetermi sempre le
stesse cose, oppure ad assumere atteggiamenti molto contraddittori di fronte a
certe situazioni. Un’altra componente invece si è dimostrata incapace di
adeguarsi alle situazioni e di mediare un po’, che alle volte può fare anche
bene.
Invece di rilassarci, le
situazioni (grazie alla mancanza di ascolto reciproco, alla mancanza di spirito
di gruppo) creavano spesso ansia. E nessuno si accorgeva di questo.
Non saprò scegliere le persone
per le vacanze (anche l’anno scorso, a parte il mio mitico cugino, il gruppetto
mi aveva abbastanza deluso), ma so individuare i posti più belli: potrei dire ho visto cose che voi umani manco vi potete
immaginare ma credo che questa espressione sia già stata usata da qualcuno
più importante di me...
SONO LORO DIVERSI DA ME. Dicendo
così, metto l’accento sul mio valore aggiunto, valore che loro non hanno saputo
leggere perché non hanno gli strumenti per farlo.
-Ti sei divertito?
-Sì (oddio, mica sempre)
-Ci sarai a settembre, quando ci
rivedremo?
-Sì (beh, vediamo)
E così metti su una maschera
così grande che alla fine può coprire due facce. E così non sei per niente
diverso da loro. Ma in questa vita bisogna difendersi, purtroppo.
Ma adesso, prima di rivedere l’amata
(???) fabbrica ho ancora del tempo a disposizione dove ho intenzione di non
farmi mancare nulla.
Ci sarà qualche poesia, qualche
riflessione legata al recente viaggio, non so per le foto (la macchina, azzz, mi è caduta nella sabbia il
secondo giorno).
ARRIVEDOOORCI!!!
post pubblicato in diario, il 19 agosto 2013
Fonte: youtube
Un
sunto sulla mia vacanza?
La
risposta è nel video postato qui sopra.
Gente
disorganizzata, molte perdite di tempo, spirito di gruppo piuttosto
inconsistente, mancanza di rispetto di alcune regole.
OH:
i posti però erano davvero straordinari.
(seguirà post)
OGGI è un altro giorno...
post pubblicato in diario, il 31 luglio 2013
Fonte: Youtube
Non
è proprio finita del tutto, ma sicuramente il peggio è passato. Rimarrà sempre
il ricordo del fatto che è bastato poco –anche meno- per sfiorare la tragedia:
meno male che lui ha fatto QUEI controlli, meno male che è finito in mano ad
una buona équipe. Non mi dimenticherò nemmeno le inutili ansie fraterne (dopo l’intervento,
mio padre è stato sottoposto a due drenaggi polmonari non preventivati, ma
perennemente monitorati: questo imprevisto ha seriamente preoccupato il mio
broz... maperfavoreee) con le quali
dovrò combattere sempre.
Ora
si dovrà lottare con mio padre: sarà sicuramente collaborativo per la
rieducazione, ma conoscendolo, avrà troppa voglia di bruciare le tappe e tutti
noi litigheremo con lui per fargli fare tutte le cose con calma.
Le
nostre apprensioni, i nostri riguardi probabilmente lo faranno sentire vecchio quando lui ha ancora uno spirito
goliardico (ho già detto che ha superato AMPIAMENTE i 70 anni?). Io non voglio
farlo sentire vecchio, né tanto meno trattarlo come tale. Vorrei soltanto nel
breve/medio termine non rivivere più questa sensazione di vita sul filo del
rasoio.
(Stai iniziando a conoscere la vita,
Tenebrae)
E
ADESSO?
Non
mi sono mancate le uscite o i libri (la distrazione è sempre una cosa
fondamentale per non farsi aggredire da inutili pessimismi) e non mi
mancheranno nemmeno in questa settimana.
Adesso
dovrei pensare ad una partenza. Probabilmente la scossa recente mi ha tolto energia (in casa anche le più semplici
incombenze come un bucato vengono eseguite con flemma e bradipitudine), e la
voglia di organizzarmi.
Mi
sarebbe piaciuto che finita la parte brutta di questa storia, ci fosse già
pronto un pacchetto di vacanza taylormade
per me... Invece (ma è giusto così) sarò io che dovrò decidere, scegliere,
confrontare, ecc. ecc.
Ma
non oggi. Oggi inizierò OGNI COSA E’
ILLUMINATA di Jonathan Safran Foer. Non so perché, ma la storia mi sa di
mistico/spirituale.
Sì,
lo inizierò, ma dopo aver steso un bucato, che di mistico e spirituale non ha
proprio niente...
IN TEMA
post pubblicato in diario, il 28 luglio 2013
Fonte: youtube
"Si vede che non era il suo momento..."
post pubblicato in diario, il 25 luglio 2013
Fonte: youtube
La riempiremo ancora sta valigia
(c’è ancora tanto spazio)
Di ricordi
Di orgogli e spigoli vivi
Di confronti (?) e discussioni
Di risate, di noi. Di futuro.
Ma con una differenza
Che tu adesso sei campione del mondo.
BUONANOTTE (e che lo sia!)
post pubblicato in diario, il 23 luglio 2013
Fonte: youtube
AUSPICI
post pubblicato in diario, il 22 luglio 2013
L'altra volta (protesi all'anca) gli aveva portato fortuna
Fonte: youtube
Sfoglia
settembre
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