
La
storia, la società, le situazioni...
Tutto
va a cicli ricorrenti. E per certi aspetti mi sembra che le cose si ripetano.
Su facebook, nella vita vera, per non
dire in televisione (ma lì è da sempre così) ormai non ci si confronta
più. Le idee e le opinioni vengono presentate come VERBO, se non come
POSTULATO: sei d’accordo con quest’idea? Buon per te. Non lo sei? Automaticamente
sei un cialtrone, quando ti va bene.
Non
voglio fare il santerellino di turno (su skype, ho appena “messo a posto” una
mia amica che abita all’estero), ma generalmente cerco di mediare la situazione
presentando la mia opinione come tale, e non come una verità inattaccabile.
Invece
oramai il modo rapportarsi nella maggior parte delle questioni (sia nelle
piccole, sia nelle grandi cose) non è più il confronto, ma lo scontro, l’imposizione
della propria idea al resto del mondo. Manco si pensa che l'opinione altrui possa avere un minimo di qualità: solo perché è di un altro, tanto basta per denigrarla aprioristicamente. E talvolta l’esposizione del proprio
pensiero sfocia anche in un giudizio che definirlo tranchant è un eufemismo (ma dove caaaazzzo stiamo andando a
finire???). Alcuni, quando si esprimono, hanno dalla loro il fatto di essersi
documentati un minimo. Ma questo non li autorizza a sentirsi dei Messiaaaahhh votati a predicare dal
piedistallo la verità in mezzo al popolo bue.
Altro
che atteggiamenti da italiano medio...
Questi sono modi da italiano mignolo
Parentesi
a metà tra il serio ed il faceto. Sembra che un buon 70% dei passeggeri della
mia auto, appena salga, sia colpito da “Sindrome da navigatore satellitare”: le
strade che conoscono loro sono IN ASSOLUTO le migliori, rispetto alle mie (cosa
alquanto DISCUTIBILE).... nnnneeeerrrrvooooooZZZZZZZooo!
L’altra sera, addirittura, un amico ha scovato sul suo android un’applicazione per
seguire in tempo reale la strada che stavo facendo. Alla fine ha decretato che
una mia deviazione dalla mitica circonvallazione, forse si sarebbe rivelata
inutile. L’amico rimarrà amico anche se mi stupisce che non abbia trovato un
modo più utile di impiegare il tempo. E NESSSSSSUNO, di questo 70%, che realizzi
il fatto di essere COMUNQUE scarrozzato a destra e a sinistra per le vie di
questa città.
Rivendico
(a meno di urgenze) il diritto di fare le strade che voglio quando guido la mia
macchina. Quasi quasi la prossima volta che qualcuno osa suggerire strade
alternative, piazzo sul cruscotto una surrogato di tassametro...