signore e signori, ecco a voi il SILENZIO
LE HO MAI RACCONTATO DEL VENTO DEL NORD?
di Daniel Glattauer
Se uno pensa che scrivere un (breve)
romanzo epistolare nel XXI secolo sia cosa anacronistica, si sbaglia di grosso.
Sì, certo, occorre aggiornarsi. Perché qui non si parla di posta ordinaria, ma
di POSTA ELETTRONICA. E allora tutto acquisisce originalità e spessore.
Due emeriti sconosciuti si trovano a
corrispondere per una fatalità. E' bella l'evoluzione di questo rapporto:
timidezza ed impaccio iniziali lasciano a poco a poco lo spazio ad una
crescente confidenza. Ed è un gioco pure divertente fin quando i due non aprono
un dibattito che riempie metà della vicenda: vedersi e rovinare/deludere il
'mistero', o non vedersi e continuare in questo gioco di 'sguardi informatici'?
Se da un lato la questione risulta verosimile, dall'altro la lungaggine nella quale
i protagonisti alternano dubbi ed insistenze fa chiudere in se stessa la
vicenda (unica pecca del libro). Verrebbe da dire che l'autore si sia fregato
con le sue stesse mani e non sappia risolvere la circostanza.
Finché...
Lettura rapida, spigliata, con una
struttura che aiuta molto a procedere velocemente. Ma guai a definirlo un
libro-fiammifero (si legge in un giorno/giorno e mezzo): alla fine questo libro
ti lascia qualcosa.
KRYSTOF
Prosa secca, istantanea. Due o tre parole, e subito la
scena è agghiacciante, drammatica, dura.
Due gemelli, Claus e Lucas, una cosa sola, costretti a
crescere prima del tempo; costretti a conoscere crudeltà fisiche e mentali in
un’età dove dovrebbe dominare il gioco.
Due gemelli, Claus e Lucas, una cosa sola.
Se non c’è il dolore, c’è la malinconia.
Se non c’è la malinconia, c’è il disgregarsi degli
affetti.
Due gemelli, Claus e Lucas, una cosa sola, che loro malgrado devono stare a tu per tu con il lato oscuro della vita. E per aumentare la dose di
tristezza, ad un certo punto uno dei due fratelli deve sparire.
La terza menzogna, ultima parte della trilogia,
dovrebbe sciogliere i nodi, Invece spariglia tutte le carte in tavola: Claus è
l’anagramma di Lucas. Ma si è trattato davvero di due gemelli? Chi è sparito,
Lucas o Claus?
La risposta che ci attende nell’ultima parte, si
trasforma nell’approdo ad uno stato di rassegnazione irreversibile.
ASPETTATEMI...
  OFF TOPIC: GANZA la mia nuova macchinetta fotografica.
LA PIETRA, LA CARTA, LA FORBICE
LE CORREZIONI – Jonathan Franzen
Now quoting il capitolo dedicato alla vita coniugale di Gary
e Caroline. Sembra vero, reale. Ripicche, sotterfugi, piccole azioni subdole
sembrano prese pari pari dalla vita quotidiana di una famiglia. Ma questa “perfezione
descrittiva” è ravvisabile anche in molte altre parti del libro, dove le
dinamiche familiari sono messe in evidenza prima di ogni altra cosa.
Chi
è il più forte? Tutti e nessuno: dipende da come si incontrano/scontrano i
personaggi della storia; dipende da come si usa la diplomazia all’interno della
famiglia. E dove sei forte con qualcuno, sei debole con qualcun altro. Ma anche
viceversa: Caroline, per sfinimento, convince il marito a ritenersi un debole
per mezzo anche di sottili ricatti; Gary per compensare questo cerca di fare il
forte, il duro con altri famigliari.
E
alla fine ci si accorge che l’educazione è sì fondamentale, ma la realtà
finisce per correggere e aggiustare
in qualche modo i precetti ricevuti.
Qua
e là sono presenti alcune lungaggini, non proprio necessarie alla storia, ma
necessarie a comprendere la dinamica del suo insieme.
PREVEDIBILMENTE GODIBILE...
LA SFURIATA DI BET – Cristian Frascella
Con
questo titolo, l’autore sembra aver trovato una sua nicchia utilizzando ancora
una volta il mondo dei teen-agers come soggetto principale della sua opera.
Tutto
è raccontato attraverso la voce di Bet e attraverso la sua prospettiva. Punto a
favore: non è sempre facile per un autore uomo vedere le cose da un punto di
vista femminile.
Per
quanto ben strutturata e molto scorrevole, la storia non offre spunti
nuovissimi: Bet è figlia di genitori separati; ha un rapporto burrascoso con la
madre (che si è portata in casa un compagno); ha un rapporto col padre dapprima
positivo, poi negativo; c’è carenza di rapporti interpersonali con i coetanei;
ultimo ma non ultimo, un amore non rivelato e quindi non corrisposto.
Le
pagine scorrono rapide, al punto che diventi anche un po’ complice di Bet,
ma...
Da
sempre, che sia un film o un libro, sono fautore di una narrazione suggerita,
soprattutto nei finali. Il nondetto
lascia uno spazio alla fantasia del lettore, uno spiraglio alla sua fantasia
per permette un po’ anche a lui di concludere la storia.
Narrazione
suggerita, nondetto, lasciare in
sospeso: qui si esagera decisamente non concludendo nemmeno apparentemente
alcuni dettagli accessori della storia.
A
mio parere, “I sette piccoli sospetti” rimane l’opera migliore dell’autore
grazie alla sua coralità e alla freschezza dei sette protagonisti.
LA VITA CHE CONTINUA...
IL CENTENARIO CHE SALTO’ DALLA
FINESTRA E SCOMPARVE
(Jonas Jonasson)
Due
rette parallele si incontrano solo all’infinito.
Questa
definizione potrebbe spiegare la struttura del libro che procede, attraverso
alcuni parallelismi: da una parte il dipanarsi del presente; dall’altra una
serie di flash-back che spiegano la
vita del protagonista dalla nascita al tempo presente. Per quanto divertente ed
ironico, vedere Allan Karlsson che instaura rapporti
confidenziali con le più importanti figure politiche del 900 è qualcosa di
già visto/sentito.
Parlando
di struttura, la trama potrebbe essere una specie di cerchio: laddove tutto
sembra finire, sembra avere un sigillo conclusivo, ecco che magicamente rimette
in moto vita pensieri e ragionamenti, come la prima volta.
In
mezzo a queste bizzarre vicende passate e presenti, si coglie comunque una
morale interessante: qualunque sia la tua età, devi continuare a vivere
coltivando i tuoi interessi e quello che ti piace, evitando di tirarti addosso
seccature gratuite.
La
vita non finisce mai.
La
vita non deve finire mai.
Dipende
da te e dal tuo spirito interiore.
veloce...TROPPO!
IO E TE – Niccolò Ammaniti
Scritto
bene. Si legge bene.
Intriga
bene,ma...
Ammaniti
dimostra una volta di più di saper conoscere il mondo degli adolescenti
rappresentando un ragazzo dalle caratteristiche molto verosimili.
Lorenzo,
attraverso quello che dice e fa, 'esce' dal libro in modo concreto. Il
personaggio della sorellastra Olivia invece rimane troppo nella nebbia. L'idea
di infondere mistero su di lei poteva essere corretto. Alla fine, però, il non
delinearla meglio non rende giustizia ad una storia che era partita bene. In
sostanza, la trama racconta una convivenza più o meno forzata e a tempo
determinato tra questi due ragazzi, facendoli riavvicinare. Finito questo breve
periodo, praticamente finisce anche la storia. La figura di Olivia meritava
qualche dettaglio in più.
Oltre
a questo, non si capisce come mai ci sia un 'buco' di 10 anni. I due si
incontrano nel 2000, e la vicenda finisce nel 2010: ma possibile che in quegli
anni i due fratellastri non si siano mai cercati almeno una volta?? Peccato: il
racconto (romanzo??!!) poteva 'graffiare' molto di più
QUE VIVA ESPANHA
APERTO TUTTA LA NOTTE – David Trueba
Libro
godibilissimo che narra la saga di una famiglia.
Verosimile
in alcuni momenti, con tutte le situazioni di incomunicabilità (e di casino)
che possono capitare in una famiglia numerosa.
Surreale
in altre occasioni, come la presenza di un dottore che, per risolvere i
problemi di alcuni componenti della famiglia, pianta una tenda nel loro
giardino: lì avrà modo di applicare le sue terapie.
Surreale
anche nei personaggi, ma non mi soffermo, perché altrimenti direi troppo.
Sentimentale
lungo tutta la vicenda, perché ogni personaggio rappresenta una fascia d’età. E
per ogni fascia d’età ci sono i mille volti dell’amore: infantile,
adolescenziale, dongiovannesco, romantico, razionale, consolatorio.
Il
finale è drammatico, struggente, ma nell’unità della famiglia, il romanzo
sviluppa un suo ottimismo.
Se
conoscessi Pedro Almodovar, gli chiederei per quale motivo sta aspettando così
tanto tempo per trarre una sceneggiatura da questo libro: la storia è
sicuramente nelle sue corde.
Sfoglia
settembre
novembre
|
|
|