Il terrore CORREVA sul
filo…
Era stato promesso alcol. Nella stanzetta in cui ci stavamo
preparando alla prova l’aria era decisamente satuRUM…
Clamorosa affluenza di pubblico. Va bè, pubblico di parte, visto
che erano tutti parenti amici ed affini degli attori.
Le statue, le macchine infernali, i colori. Tutto perfetto.
E poi le improvvisazioni singole (stati d’animo degli oggetti) o
in coppia (il girasole; la storia A-Z-A) o di gruppo (il toast, le squadre).
Mi sono distinto nella storia A-Z-A: dato un luogo, le battute
di ogni attore vanno ‘in ordine alfabetico’ e ritorno (cioè dalla a alla z e
ritorno).
Mi veniva naturale, e invece a molti è sembrato una cosa muy
difficile (non avevamo un testo): lavorare con il mio compagno di
improvvisazione è una sicurezza.
I complimenti del pubblico (tra cui allievi del 3° anno); i
complimenti dei compagni di ‘gioco’; ma soprattutto i complimenti
dell’insegnante, anche a livello umano.
Adrenalina a millllleeeeeeee…
Lo spettacolo ha sicuramente cementato ancora di più il gruppo:
abbiamo fatto davvero una bella cosa.
Prendetemi per melenso, per personaggio fuori dal tempo.
Ma oggi, se ripensavo al mio gruppo di lavoro, mi veniva voglia
di abbracciarli…