Solo io...
Mattinata
tosta.
Devo
andare in tournée lavorativa presso alcune filiali della fabbrica, dislocate in
Lombardia.
Meno
male che le aziende sono vicine tra loro.
Meno
male che si possono utilizzare mezzi alternativi rispetto all’auto.
Peccato
che mi tocchi una levataccia, ma questo è il meno...
Il
più è quando in treno riemergo dalla mia catalessi poco dopo l’inizio del
viaggio. Mi accorgo di un dettaglio inquietante. Ai piedi indosso scarpe
spaiate...
P A N I C O O O
Tornare
indietro? Non se ne parla. Arrivare in ritardo significherebbe un ritorno d’immagine
assai negativo per la mia fabbrichètta.
Sì, ma arrivarci con le scarpe spaiate (NB: stessa marca, stesso modello,
colore diverso, per questo non mi accorgevo della differenza) forse è anche
peggio. Man mano che il treno procede acquisisco una maggiore padronanza di me.
In casi come questo, bisogna distogliere l’attenzione dell’interlocutore e
indirizzarla altrove. Mica facile con un 47 di piede abbondante.
E
qui è venuto fuori il mio background di attore della domenica: se vuoi che gli
altri credano alla tua bugia, il primo a crederrci devi essere TU. E così ho
incontrato funzionari, mega direttori galattici e quant’altro dimenticandomi delle scarpe sbagliate e
puntando l’attenzione sull’importanza degli aspetti lavorativi che dovevamo
discutere.
Forte
di questo gioco, in quella stessa giornata ho voluto approcciare i miei
colleghi per vedere la loro reazione: se ne sono resi conto in pochi, solo
perché li ‘indirizzavo’ io. Invece, i miei cari operai hanno avuto tempi di
reazione da record nel constatare tutto questo.
In
conclusione penserei di avercela fatta: nessuno è venuto a lamentarsi con me
per quest’immagine stravagante sfuggita all’esterno e questo è importantissimo.
OFF
TOPIC - In azienda c’è un nuovo usciere. Mi ha colpito molto vederlo con un
libro di Cortazar in mano. La cosa si è poi ridimensionata quando gli ho
sentito dire che quell’autore non gli piacesse.