La prossima settimana riprenderà il mio corso di teatro.
Mi piace e mi spaventa.
Non c’è più l’insegnante dell’anno scorso (mi piace).
C’è un altro insegnante (mi spaventa).
I primi anni dell’anno scorso sono mischiati (mi piace
abbastanza...).
Con i sopravvissuti della
mia classe c’è buona intesa (mi piace).
Trovo distanti alcuni dell’altra classe (mi spaventa).
Dovrò pagare al più presto la prima rata (mi spaventa).
Nel corso dell’estate ho visto alcuni spettacoli realizzati
dagli insegnanti attori di questa scuola e sono stati tutti molto divertenti.
Da spettatore sembra tutto facile, ma da dilettante non è mica così: non devi p e n s a r e e hai poco tempo per farti venire in mente un’idea
accettabile.
Ripenso a settembre dell’anno scorso e al mio entusiasmo
smisurato per questa esperienza, A un anno di distanza il sentimento è cambiato.
Non è più un entusiasmo irrazionale: è una voglia di sfidarsi, una voglia di
provarci, ma senza crearsi aspettative.
Perché il fatto di cimentarsi in un esercizio avendo un azzeramento cerebrale, mi terrorizza...